Bhisma wrote:<br />
<br />
> Giacobino da Tradate wrote:<br />
> <br />
> > se hippos era il nomignolo per una certo imbarcazione, questa<br />
> > attribuzione doveva essere piu' nota agli antichi di quanto lo sia<br />
> > oggi. Perche' non e' mai stato ipotizzato prima?<br />
> <br />
> Riprendo l'argomento perché estendendo le ricerche ho notato due cose<br />
> che mi hanno colpito e che mi paiono possibili conferme indirette che<br />
> con l'andare del tempo il senso navale del termine "Hippos" si sia<br />
> perduto<br />
> <br />
> 1) Cinque secoli dopo, il geografo Strabone, riprendendo probabilmente<br />
> da Posidonio. narra che Eudosso di Cizico, il grande navigatore che<br />
> per primo si pensa tracciasse la rotta dall'Egito all'India<br />
> circumnavigando l'Africa e inoltrandosi nell'Oceano Indiano <cite>Al<br />
> rientro da una precedente spedizione in India, raggiunta la costa<br />
> somala a sud del Capo Guardafui, Eudosso trovò una scultura di prua<br />
> in legno a forma di protome equina, appartenuta ad un’imbarcazione<br />
> che era giunta in quei paraggi provenendo da occidente. Raggiunto<br />
> l’Egitto, egli mostrò la scultura a degli armatori di navi<br />
> mercantili, i quali gli riferirono che apparteneva alla prua di<br />
> un’imbarcazione proveniente da Cadice. In questa città, continuarono<br />
> nel loro racconto, le persone facoltose armavano delle grandi navi,<br />
> mentre i poveri armavano piccole imbarcazioni chiamate hippoi, cioè<br />
> cavalli, a motivo delle immagini scolpite sulle prua, con le quali si<br />
> spingevano a pescare sulle coste mauritane îno all’altezza del îume<br />
> Lixus; l’hippos di cui Eudosso rinvenne la scultura si era perso<br />
> andando a navigare << oltre il Lixus<br />
> > > , dunque in acque più meridionali, da dove non tornò più indietro.<br />
> Eudosso, quindi, si convinse del fatto che era possibile navigare da<br />
> Cadice îno all’Africa orientale e, sulla base di questo presupposto,<br />
> programmò la sua prima spedizione atlantica, con la quale si spinse<br />
> forse îno all’altezza dello uadi Draa </cite S. Medal "La navigazione<br />
> antica lungo le coste atlantiche dell’Africa e verso le Isole Canarie"<br />
> https://goo.gl/R5rU3J ><br />
> <br />
> Quello che mi pare degno di nota ai fini della presente discussione è<br />
> che alla sua epoca un grandissimo marinaio e navigatore come Eudosso<br />
> ignorasse del tutto l'esistenza di navi del genere e che rimanesse<br />
> abbastanza colpito da quel reperto da portarlo con sé ad Alessandria.<br />
> Noto di passata che Cadice era colonia fenicia.<br />
> Quanto al fatto che navi del genere seguitassero ad essere costruite<br />
> da "povera gente", coincide perfettamente con la constatazione che<br />
> navi molto simili vengono ancora oggi costruite a mano a Tiro da<br />
> artigiani specializzati che seguono metodi di costruzione<br />
> "antichissimi": http://www.phoenician.org/ancient_ships.htm<br />
> <br />
> 2) Sette secoli dopo, Plinio nella sua Naturalis Historia in un<br />
> paragrafo dedicato ai primi scopritori di tante tecniche, attribuisce<br />
> l'invenzione della nave da carico a Hippus, fenicio di Tiro:<br />
> "onerariam Hippus tiryos invenit" https://goo.gl/dB2pNF<br />
> <br />
> Anche in questo caso mi pare del tutto verosimile che della nave in sé<br />
> si fosse perduto il ricordo, ma che in qualche modo esso si fosse<br />
> tramandato nel nome del presunto scopritore, in qualche confuso modo<br />
> pervenuto a Plinio<br />