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F.B.
Titolo:
Per i colleghi attuali e futuri.
Newsgroup:
it.discussioni.ingegneria
Data: 01/02/2018
Ora: 17:08:29
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Il thread:
F.B.
01/02 17:08
Per i colleghi attuali e futuri.
Marco Gelli
05/02 13:46
Re: Per i colleghi attuali e futuri.
ADPUF
06/02 01:11
Re: Per i colleghi attuali e futuri.
Marco Gelli
06/02 12:03
Re: Per i colleghi attuali e futuri.
ADPUF
08/02 01:20
Re: Per i colleghi attuali e futuri.
echo
28/02 09:43
Re: Per i colleghi attuali e futuri.
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>Ciao a tutti, >questo mio post non vuole essere né l'apertura di un dibattito né >tantomeno l'occasione per una polemica, ma solo uno scambio di idee tra >colleghi, che, una volta tanto, escono dalle questioni strettamente >professionali e si confrontano sul mondo. >Mi riferisco al triste incidente di Pioltello. >Sono un meccanico laureato al Polimi, purtroppo nell'altro secolo, >allievo del "mitico" Diana e dell'altrettanto "mitico" Silva. Il campo >che preferivo e che tuttora mi piace, e dove in parte opero, è quello >della metallurgia. >Nevigando in rete in questi giorni ne ho viste di tutti i colori. Dai >commenti agli articoli ho scoperto che siamo un popolo di ingegneri >(scienziati no, ma possiamo ancora farcela), oltre che di "santi, poeti >e navigatori", nonché, beninteso, di allenatori. >Tutti a dire la loro su quella povera rotaia: si è rotta perchè c'era un >cordone di saldatura, quindi una alterazione delle caratteristiche >metallurgiche del materiale che si è infragilito, il locomotore era in >spinta anzichè in traino, la rotaia si è rotta per fatica e infatti si >nota una superficie lucida (ricordate le linee di spiaggia sul mozzo del >disatro di Viareggio?) e una evidente rottura fragile (vedi articolo di >oggi sul Giorno - >http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/treno-deragliato-1.3696161)...peccato >che la parte lucida sia il piano del ferro della rotaia, lisciato e >lucidato dal normale passaggio dei treni. >La causa è la carenza di manutenzoine, no la velocità eccessiva, no >l'assicella posta sotto la rotaia (che ci può stare, per carità, ma >forse è il caso di approfondire), e chi più ne ha più ne metta. A >nessuno viene in mente che in tutto ciò che è tecnologico vi è un >rischio residuo. > >Francamente non invidio i colleghi CTU, "costretti" in qualche modo a >trovare a tutti i costi un colpevole, perchè questo vuole la gente, con >tutto il rispetto e la comprensione per le vittime, e CTP che si >ritrovano una gatta da pelare di quelle belle rognose. > >Il citato Diana, intervistato a radio24 un paio di giorni dopo, >commentava che una discontinuità di 23 cm difficilmente da sola può aver >provocato l'incidente >In effetti, ragionandoci, a 140 km/h una discontinuità del genere viene >superata in una frazione di secondo e il salto, considerate anche >variabili quali ad esempio la massa del vagone, la reaazione delle >sospensioni, le condizioni di vincolo del carrello, non sembrerebbe tale >da provocare uno svio. >Sono comunque illazioni non suffragate da alcuna evidenza. > >Così, voi che ne pensate? > >Un saluto a tutti e speriamo che si giunga ad una conclusione non >influenzata dalla "sete di giustizia a tutti i costi" ma basata >sull'oggettività della nostra intelligenza e capacità professionale. >
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